Eredità della famiglia Bocconi


Anche l'Istituto Javotte Bocconi Manca di Villahermosa - Amici della Bocconi, come l’Università Bocconi, nasce da un atto di generosità e di fiducia verso i giovani e verso il futuro.

Ettore Bocconi e sua moglie Javotte erano gli ultimi eredi della famiglia Bocconi, ben consapevoli che dopo di loro la dinastia familiare non sarebbe potuta proseguire, poiché loro non ebbero figli.  Insieme, decisero che di tutto il loro patrimonio - finanziario e immobiliare – potesse beneficiare l'Università Bocconi, fondata dal padre Ferdinando, in ricordo del figlio Luigi, loro fratello e cognato, prematuramente scomparso.

Ciò avvenne sia attraverso donazioni dirette all’Università, sia, nella seconda metà degli anni cinquanta, quando Donna Javotte iniziò a preparare la sua successione, attraverso l’Istituto, al quale Donna Javotte decise di tramandare non solo le sue proprietà – a cominciare da Palazzo Bocconi in corso Venezia - ma anche i diritti che la famiglia del fondatore si era riservata nella governance dell’Università.

L'Istituto Javotte Bocconi rappresenta quindi lo scrigno nel quale viene custodita la memoria della famiglia Bocconi e dal quale l'Ateneo trae sostegno e linee programmatiche per il suo mandato scientifico, sociale e culturale.

Fra le molteplici iniziative promosse dall’Istituto per mantenere vivo il ricordo dei fondatori e valorizzare la storia dell’Ateneo attraverso i suoi protagonisti, ricopre un ruolo centrale la collana “I Maestri della Bocconi”, realizzata in collaborazione con Egea e curata da Marzio Romani.
 

Donna Javotte Bocconi Manca di Villahermosa

Donna Genoveffa Yvonne (Javotte) Bocconi Manca di Villahermosa, nasce a Cagliari l'8 ottobre 1879 da don Enrico e da Caterina Manca dei marchesi di Villahermosa di Santa Croce e di Nissa. Frequenta la corte dei Savoia quale dama di compagnia della regina Elena. Nel 1906 sposa di Ettore, figlio secondo genito di Ferdinando Bocconi e, alla morte dello stesso, nel 1932, assume la presidenza dell'Università.

Guiderà l’Istituzione per quasi un trentennio avvalendosi del consiglio e dell’aiuto di personaggi di grande esperienza e autorevolezza quali i vice presidenti Giovanni Gentile (1932-44), Alessandro Casati (1945-54), Giuseppe Pella (1954-74) e gli amministratori delegati CalogeroTumminelli (1926-35), Pier Gaetano Venino (1935-45), Furio Cicogna (1945-57) e Alessandro Croccolo (1957-1968). 

Sotto la sua presidenza la Bocconi si sposta da Largo Treves a via Sarfatti, nella nuova sede progettata dall'architetto Giuseppe Pagano e inaugurata il 21 dicembre 1941. Lo sviluppo edilizio della ’Università commerciale’ continueràsotto la sua guida negli anni successivi con le residenze per gli studenti (Arch. Giovanni Muzio -1956),  un secondo edificio destinato ad ospitare la biblioteca e gli istituti (arch. Giovanni e Lorenzo Muzio -1962) e con la chiesa di S. Ferdinando, da lei voluta e finanziata (arch. Ferdinando Reggiori 1962).

Nel 1951 – quando si costituisce, l’Associazione “Amici della Bocconi” allo scopo di favorire gli scambi culturali con l‘estero e il finanziamento di borse di studio, oltre a iniziative assistenziali e culturali per laureati e studenti, è nominata socio onorario e, nel corso della prima assemblea della stessa presidente onoraria. In quell’occasione donna Javotte Bocconi offrirà all’Associazione una sede prestigiosa in corso Venezia, distinata ad ospitare anche il Circolo Bocconiano, e donerà all’Associazione cospicua somma di un milione. E, sei anni più tardi, al momento di lasciare la presidenza dell’Università, essa deciderà di preparare la sua successione, attraverso un atto che le consentiranno di tramandare –  dapprima a un gruppo di persone di sua fiducia e in seguito a una istituzione – sia le sue proprietà sia i diritti che la famiglia del fondatore si era riservata nella governance dell’Università, devolvendo il tutto all’Associazione “Amici della Bocconi” che assumerà la denominazione di «Istituto Javotte Bocconi Manca di Villahermosa – Associazione Amici della Bocconi».

Nel 1956 le viene conferita da parte del presidente della Repubblica la medaglia d’oro dei "Benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte". A lei è dedicata la residenza studentesca in via Giovenale. Muore il 17 gennaio 1965.